Donne contro corrente: cultura e cambiamento
alla ricerca della cooperazione tra pregiudizi e disparità di genere

La classe 2c dell'Istituto Alberghiero Pietro d'Abano ha piacevolmente partecipato al progetto World Social Agenda. Il percorso è iniziato con un incontro via Meet con Marianna De Renoche e Gianni Belloni che collaborano all'interno di Fondazione Fontana, per prima cosa abbiamo deciso l'argomento generale (le donne nel mondo del lavoro) e una volta stabiliti i gruppi, ognuno di essi si è dedicato all'approfondimento del tema generale (gruppo 1 si è occupato di raccogliere testimonianze dirette attraverso le interviste, gruppo 3 si è occupato delle disuguaglianze e di Coopculture, gruppo 2 e il gruppo 4 hanno raccolto i dati relativi alla discriminazione delle donne in ambito lavorativo). Dopo i primi elaborati tra i gruppi, abbiamo concordato con la vicedirettrice di Villa Bassi, Chiara Marangoni, un'intervista, per farci raccontare la sua esperienza in ambito lavorativo. Successivamente il primo gruppo si è dedicato ad un'altra conversazione con la presidente Roberta Ostellari e la segretaria Gemma Mastandrea dell'organizzazione Inner Wheel in cui le donne si impegnano ad aiutare altre donne. Una volta terminati i primi elaborati di tutti i gruppi abbiamo contattato Marianna e Gianni per un ulteriore aiuto e controllo e infine pubblicato i contenuti nel blog di World Social Agenda. In seguito alla pubblicazione, Marianna ci ha aiutato a creare il nostro web reportage con all'interno i lavori di tutti i gruppi, terminato e ricontrollato anche questo prodotto lo abbiamo pubblicato con grande soddisfazione da parte di tutti. Nonostante l'attuale periodo, e le difficoltà incontrate, riuscire a lavorare in gruppo, sia tra di noi, sia con Marianna, Gianni Belloni, Chiara Marangoni, Gemma Mastandrea e Roberta Ostellari è stato molto produttivo e ci ha permesso di coltivare l'aspetto sociale che tanto ci mancava. Ringraziamo tutti calorosamente dell'aiuto e del tempo che ci hanno regalato, che ci ha fatto crescere sia dal punto di vista scolastico sia da quello personale.

Capitolo 1: Intervista a Chiara Marangoni
Chiara Marangoni, la vicedirettrice di Villa Bassi in concessione per Coopculture, in questa intervista si racconta, parlando della disparità di genere.
Qual è stato il suo percorso lavorativo?
“Io nasco come guida nelle mostre d'arte e nei musei data la mia grande passione nell'illustrare opere d'arte. Ho un master in gestione dei beni culturali, e la laurea in conservazione dei beni culturali inoltre ho lavorato al museo ebraico di Venezia e perciò ho intrapreso un percorso di studi anche per imparare l'Ebraico, sostenendo un esame di storia con il rabbino capo di Venezia nel 2000. Ho lavorato anche per Linea d'Ombra, alla Casa dei Carraresi. Da circa 20 anni lavoro per Coopculture: una cooperativa che si occupa di servizi culturali per biblioteche, musei, uffici turistici attualmente conta più di 1200 soci. Quando avevo 38 anni nacque mio figlio e mi trovai dunque costretta a fare una scelta di vita di qualità più che di quantità: crescere mio figlio ed essere una donna lavoratrice. Nel 2009 lavorai per la Galleria 56 ad Abano che però non riuscì a “decollare” per via della crisi economica di quel periodo. Infine divenni vice direttrice del museo Villa Bassi di Abano, per conto di CoopCulture gestore del Museo in concessione, mentre la direttrice è Michela Zanon. Attualmente a causa dell'emergenza Covid-19, il museo è chiuso, ma, nonostante ciò, siamo riusciti rimanere in contatto con il pubblico. Attualmente siamo impegnati nella realizzazione di un tour virtuale, della mostra dal '600 al '900 (che doveva essere visitabile proprio in questo periodo), su una piattaforma in collaborazione con TIM".
Chi è stato il suo modello di ispirazione?
“Le mie fonti di ispirazione sono sempre stati i miei genitori. In particolare mia madre, una donna molto forte che non era mai riuscita a realizzare i suoi progetti in ambito lavorativo. Io desideravo realizzarmi anche per lei. Mia madre mi diceva sempre: 'Devi essere una donna indipendente',da qui poi sono riuscita a trovare la mia identità lavorativa.”
Quali disparità di genere ci sono secondo lei in ambito lavorativo?
“Secondo me, le disparità di genere sono presenti tutti i giorni, infatti gli uomini spesso guardano le donne solo come 'segretarie', mettendole sempre un gradino sotto. Personalmente mi è capitato di vivere situazioni simili, ma ho sempre cercare di mettere in chiaro la mia posizione e di farmi rispettare alla pari di un uomo. Nel mio lavoro per Coopculture, dove ho trovato un ambiente al femminile, ho un grande riscontro etico e morale a differenza di altri, ad esempio quelli del mio passato, dove gli sguardi di inferiorità erano rivolti alle donne, soprattutto da uomini di una certa età .”
Le donne sanno delle disparità e ne fanno parte o cercano di emanciparsi? Come viene trattata dai suoi colleghi?
“Secondo me le donne si emancipano il più possibile. Nel mio team, sono donne: il ruolo che e le caratteristiche che si svolgono per questo lavoro, le portano a raggiungere grandi traguardi e vengono riconosciuti come ottime lavoratrici. Nonostante gli ostacoli che già così immessi nel percorso, anche i colleghi del sesso hanno un atteggiamento che ti pone in una posizione inferiore a quella che tutt'ora ricopro. A volte accade che qualcuno manchi di rispetto rivolgendosi a me con toni poco educati e gentili. Questa mancanza di rispetto, si oppone al mio sperare che un giorno questi piccoli disguidi non capitino più per arrivare a eguali diritti in direttamente dal proprio sesso. Concludo dicendo che portare a termine gli obiettivi deve essere la priorità,
La scelta di diventare madre, ha condizionato la sua situazione lavorativa?
“Io dico di sì. Quando ho scelto di diventare madre, il mio datore di lavoro ha deciso di non rinnovarmi il contratto scaduto.Però dopo il periodo di maternità ho ritrovato la possibilità di riavere un lavoro anche se con molte difficoltà, ripartendo dal basso Credo che le madri prendereno poter fare una scelta di vita per essere tali, modificare la loro quotidianità dopo aver alla luce un figlio e in questo possono essere provenienti dagli uomini riuscendo entrambi 'impegno delle donne."
"Secondo me, deve partire dalla donna l'essere libera di scegliere di poter essere madre senza essere costretta a scegliere tra la vita privata e lavorativa. Sostengo che ci vorrà ancora un po' di tempo prima che questagiusta disparità non si la in più, tuttavia non perdo speranza e lotto per far si che venga concesso il periodo di maternità anziché il licenziamento.”
Quale consiglio sente di dare a noi come classe?
“Il consiglio che mi sento di darvi è quello di studiare il più possibile e di cogliere ogni opportunità che vi viene offerta, secondo me, la cultura che ognuno mette nel proprio bagaglio di studio più sarà, più vi porterà ad avere meriti che vi siete guadagnati con l'impegno e la costanza. Non si smette mai di imparare e oltre a una cultura professionale, la conoscenza porta ad una crescita della persona e ad una visione più aperta senza barriere che vi separano dal “diverso”.”
Michelle Laura Matilde e Lucian




Capitolo 2: Tra realtà e discriminazioni
CONFRONTO SULLA DISCRIMINAZIONE IN VARI POSTI DEL MONDO RISPETTO ALL'ITALIA
A ristabilire un quadro desolante dell'occupazione femminile in Italia sono i numeri. Il tasso di partecipazione alla forza lavoro delle donne è del 48%, contro il 66% maschile. Il divario supera il 18% contro una media OECD del 12%. Ma oltre il danno la beffa, perché le donne lavorano in media più degli uomini, se al lavoro retribuito sommiamo le ore di lavoro non pagato, cioè quello dedicato alla cura delle persone e della casa. Una donna tra i 15 ei 64 anni, in Italia, dedica al lavoro non pagato 315 minuti al giorno e 197 a quello retribuito, mentre un uomo con un'occupazione dedica al proprio lavoro circa 349 minuti al giorno e riserva alle mansioni non retribuite appena 105 minuti al giorno. Nei paesi nordici questo divario è di gran lunga più contenuto e la risposta è quasi scontata: un sistema di welfare che garantisce alle donne servizi di assistenza all'infanzia e di ottima qualità. L'incidenza del lavoro autonomo femminile nel nostro paese è tra i più alti dei paesi OECD (16%). Ed in questo caso il divario salariale rispetto ai lavoratori autonomi di sesso maschile è piuttosto ampio: un differenziale del 54%. Le motivazioni risiedono nei ruoli. Le donne tendenzialmente lavorano in settori meno redditizi e per meno ore dei colleghi uomini e dato il divario di genere non retribuito è plausibile che le autonome facciate italiane più fatica a conciliare la responsabilità fra professione retribuita e mansioni non pagate. Eppure ci sono dei segnali di miglioramento da considerare. La proporzione nei vertici aziendali è aumentata di donne, anche grazie all'introduzione delle quote di genere nelle società, passando dal 15% del 2013 al 30% nel 2016. Nel mondo, invece, non è presente molta disparità di genere; in quanto nei paesi orientali; la donna ha un ruolo piuttosto rilevante come imprenditrice. L'importanza del ruolo della donna nel mondo del lavoro sembra un fatto ormai pacificamente riconosciuto. Numerosi sono invero gli studi che dimostrano come il ruolo femminile, sia in ambito lavorativo che in ambito economico, finanziario e sociale, abbia un impatto significativo sullo sviluppo e sulla crescita di un Paese. L'importanza del ruolo della donna nel mondo del lavoro sembra un fatto ormai pacificamente riconosciuto. Numerosi sono invero gli studi che dimostrano come il ruolo femminile, sia in ambito lavorativo che in ambito economico, finanziario e sociale, abbia un impatto significativo sullo sviluppo e sulla crescita di un Paese. L'importanza del ruolo della donna nel mondo del lavoro sembra un fatto ormai pacificamente riconosciuto. Numerosi sono invero gli studi che dimostrano come il ruolo femminile, sia in ambito lavorativo che in ambito economico, finanziario e sociale, abbia un impatto significativo sullo sviluppo e sulla crescita di un Paese.
Elia Saidi
POLITICHE RISPETTO ALLE DONNE LAVORATRICI
La situazione delle donne sul mercato del lavoro
In Italia le opportunità delle donne nel mercato del lavoro sono frenate da problemi di natura strutturale. Eppure le donne ormai superate gli uomini, e spesso li li hanno, sia nella formazione sia nella preparazione universitaria. La barriera all'entrata del mercato del lavoro costituisce quindi una nel che deve essere superata. Allo stesso tempo, è di fondamentale importanza fronteggiare la diversità, anche salariale. La crisi ha colpito duramente le donne, soprattutto nel Mezzogiorno, che per risolvere i problemi economici della famiglia accettano lavori anche dequalificanti. Inoltre, il part-time involontario, cioè quello stabilito dalle aziende e non per motivi di conciliazione, è una condizione sempre più diffusa tra le lavoratrici. Infine, migliorare la conciliazione fra i tempi di lavoro e quelli di cura,
Approfondimento Cooperativa Culture
La Cooperativa Culture è la più grande cooperativa operante nel settore dei beni e delle attività culturali in Italia.
Essa offre risposte e soluzioni alle esigenze di un settore in continua evoluzione, nell'ottica di integrazione tra patrimonio culturale, turismo ed economia locale.
La cultura cooperativa ha sviluppato percorsi di differenziati per linguaggio e metodo, sfruttando le offerte dalle nuove tecnologie e prestando attenzione alle comunità locali in tutti i loro aspetti.
La cultura cooperativa si occupa di gestire i vari servizi per le esposizioni nei musei, cioè si occupa della pianificazione e della realizzazione dei sistemi di accesso, della biglietteria, dell'accoglienza e dell'assistenza presente in sala.
Essa infatti è in Italia tra le aziende più competenti nel settore dei servizi per i beni culturali per dimensioni e mercato.
Solvi Crystall
Villa Bassi
Un patrimonio di oltre 400 Opere Dipinti, disegni, incisioni, miniature, reperti archeologici, antiche armature, oggetti e mobili di arredo, donati al Comune di Abano quarant'anni fa da Roberto Bassi Rathgeb.
La Loggia
La decorazione alla funzione dell'accoglienza dell'ambiente, come ricorda Palladio, all'accoglienza degli ospiti, adatto al passeggio e al desiderio. La finta architettura amplifica il motivo delle arcate e simula un secondo loggiato in forte scorcio, dal quale si affacciano servitori e musici che intonano un ideale concerto di benvenuto, mentre le altre scene e figure allegoriche invitano a rifuggire la violenza della guerra ea prediligere attività quali lo studio delle scienze e delle arti. Il 23 novembre 2019, per celebrare la giornata internazionale contro la violenza sulle donne, ci fu un evento musicale esclusivamente da donne musiciste che vissero in epoche diverse, e oggi eseguita da giovani musiciste donne pronte e contrastare questa violenza in una giornata di serenità e musica .
Manuel Biasio


Capitolo 3- Le disparità di genere nel periodo del covid tra uomo e donna
Se il virus SARS-CoV-2 ha colpito tutta la società, ci sono state categorie più colpite delle altre. Le donne in particolare si sono ritrovate esposte su molteplici fronti, come quello familiare e sanitario.
Le Nazioni Unite hanno pubblicato un report dal titolo molto significativo: The Impact of COVID-19 on Women. Il tema della emergenza di genere è il numero 5, dei 17 Obiettivi di sviluppo sostenibile indica dalle Nazioni Unite, l' Covid-19 ci ha fatto capire che siamo ancora ben lontani dal conseguirlo. La pandemia ha infatti amplificato le disparità esistenti, portando indietro i progressi fatti negli ultimi anni.
L'impatto economico del virus è stato grave, e secondo le Nazioni Unite le donne potrebbero soffrirne molto di più. Prima di tutto perché ci sono molte meno donne che traiamo: il 94% degli uomini i 25 ei 54 anni ha un'occupazione, contro il 63% delle donne nella medesima fascia di età. Quando lavorare, queste ultime hanno uno minore. Gli ultimi dati Eurostat sulla disparità salariale tra uomo e donna fotografano una situazione, in Europa, che vede una differenza media nello sviluppo del 15%, seppure costante in messaggio negli ultimi anni.
L'aspetto economico non è stato l'unico ambito colpito: la sfera sociale ad esempio ne sta risentendo in modo preoccupante. Durante il periodo di lockdown, ci sono stati i rischi di una maggiore esposizione alla violenza di genere, dovuti alla coesistenza domestica obbligatoria. In Cina il numero totale di casi di violenza domestica nella prefettura di Jingzhou (provincia di Hubei), è salito a oltre 300, ea febbraio il numero di casi è raddoppiato rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.
Il tema della casa rimane preponderante: secondo le Nazioni Unite, la chiusura delle scuole e dei centri diurni per le persone non autosufficienti sta aumentando la mole di lavoro domestico e di cura da una manodopera retribuita - asili, scuole, baby sitter - a una che non lo è, che continua a ricadere sulle donne. Le donne spendono infatti nei media 4,1 ore al giorno per i lavori domestici e la cura non retribuita di familiari, di contro gli uomini ne dedicano solo 1,7 al giorno.
I dati confermano una situazione più pesante per le donne: nel 2019 sono aumentate le dimissioni delle lavoratrici che avevano avuto da poco dei bambini (37.611, rispetto alle 35.963 del 2018), secondo i dati dell'Ispettorato del Lavoro. Di contro, i neo-papà che hanno lasciato il lavoro per seguire i figli sono stati 13.947 nel 2019, una differenza che mostra la difficoltà per le donne di conciliare famiglia e lavoro
Le donne soffrono quindi di differenze ancora sostanziali sul piano lavorativo e sociale, ma la discussione pubblica degli effetti del Covid sul genere femminile può aiutare a focalizzare il discorso sulle disparità di genere. Segnali incoraggianti arrivano infatti dalle conversazioni online, dove sembra che i cittadini non abbiamo dimenticato la questione di genere, e la indaghino in maniera approfondita. Abbiamo già notato come sul tema dello smart working emergessero argomenti alle differenti condizioni, soprattutto lavorative, di uomini e donne, ma andando a vedere i dati riferiti alle ricerche Google e alle conversazioni Twitter possiamo vedere come – anche durante il periodo Covid – il tema della parità di genere sia rimasto molto discusso.
Lavoro di Chiesa Enrico, Leonardo Brugnara, Sasha Alessandro Zoccoli



Capitolo 4 - Le donne in ambito lavorativo e le loro storie
Malala Yousafzai

Malala è una giovane attivista pakistana che all'età di 14 anni è diventata celebre per il blog, da lei curato per la BBC, nel quale documentava il regime dei talebani pakistani, contrari ai diritti delle donne e l'occupazione militare del distretto dello swat . è stata nominata per l'International Children's Peace Prize. Il 9 ottobre 2012 è stata colpita alla testa dei terroristi perché la ritenevano "il simbolo degli infedeli e dell'oscenità"; qualora fosse sopravvissuta sarebbe stata nuovamente oggetto di attentati, così è stata spostata in un ospedale di Birmingham. Il 12 luglio 2013 parlò al palazzo di vetro a New York lanciando un appello all'istruzione delle bambine e dei bambini di tutto il mondo. Il 10 ottobre 2013 le è stato attribuito il premio Sakharov. Il 10 ottobre 2014 ha ricevuto il premio Nobel per la pace diventando con i suoi diciassette anni la più giovane vincitrice di un premio Nobel. Un'associazione di scuole private pakistane ha indetto contro di lei il "I am not Malala day" per alcune righe del suo libro define dall'associazione antislamiche e antipachistane. Il 25 settembre 2015 viene lanciato in tutto il mondo l'iniziativa The Global Goals che vede Malala una delle protagoniste insieme a tanti altri attivisti anche famosi che sono impegnati per realizzare i 17 obiettivi globali da realizzare nei prossimi 15 anni, tre dei più importanti : la povertà estrema, combattere la disuguaglianza, le ingiustizie e arrestare il cambiamento.
Citazioni famose Malala Yousafzai:
"Un bambino, un insegnante, un libro e una penna possono cambiare il mondo. Prendiamo in mano i nostri libri e le nostre penne. Sono le nostre armi più potenti. Sedermi a scuola a leggere libri insieme a tutte le mie amiche è un mio diritto".
Valentina Tereškova

Nata nel 1937, Cosmonauta e politica, Valentina fu la prima donna a volare nello spazio nel 1963. Dopo un'infanzia difficile, svolse diversi lavori per mantenersi gli studi, che portava avanti di sera. Ammessa all'esame di assunzione per il primo gruppo di cosmonaute, iniziò il suo addestramento nel 1962. Sposò il collega Andrijan Grigor'evič Nikolaev ed ebbero una figlia: Elena, la prima “figlia dello spazio”. Dopo un periodo di celebrità, Elena sparì dalle scene, tanto che si pensò avere qualche malformazione dovuto ai viaggi nello spazio di sua madre. Dopo anni nell'ombra, ricomparve perfettamente sana e con un figlio: «Mamma voleva che vivessi una vita normale, per questo mi nascose: Dicevamo, stavamo così bene a casa nostra»
Citazioni famose di Valentina Tereškova :
"Quando sei nello spazio puoi apprezzare quanto piccola e fragile sia la Terra."
"Se le donne in Russia possono lavorare per le ferrovie perchè non possono volare nello spazio?"
"Chiunque passato un po' di tempo nello spazio lo amerà per il resto della vita. Io ho raggiunto il mio sogno di gioventù nel cielo"
Rita Levi Montalcini

Rita Levi Montalcini nasce il 22 aprile 1909 a Torino, insieme a sua sorella gemella Paola.Si laurea in medicina all'Istituto di Anatomia Umana dell'Università di Torino con il Prof. Giuseppe Levi. Sin dai primi anni dell'università si dedica allo studio del sistema nervoso. Nel 1938 la proclamazione delle leggi razziali le vieta di continuare i propri studi all'università. Questo non le continuare di continuare i propri studi sui meccanismi della differenziazione prima del sistema nervoso a Torino nel 1940, in un piccolo laboratorio privato. Durante l'occupazione tedesca, lei e la sua famiglia trascorrono un periodo a Firenze per nascondersi dai nazisti, ma rimandendo in costante contatto con i dirigenti del Partito d'Azione. Su invito del prof. Viktor Hamburger nel 1947 si trasferisce negli Stati Uniti alla Washington University di St Louis nel Missouri, per continuare le ricerche iniziate a Torino e per conoscere neurobiologia. Nel 1952 si reca in Brasile per continuare i propri esperimenti di cultura in vitro, presso l'Istituto di Biofisica dell'Università di Rio de Janeiro, ospite del direttore Prof. Carlo Chagas. Gli esperimenti effettuati in Brasile nel dicembre 1952 portano all'identificazione del fattore di crescita delle cellule nervose (Nerve Growth Factor, acronimo NGF). In seguito al suo ritorno a St. Louis nell'inverno 1953, viene affiancata nella ricerca dal giovane biochimico Stanley Cohen. Insieme, usando il sistema in vitro ideato da Rita Levi Montalcini, effettuano la prima caratterizzazione biochimica del fattore di crescita. Questo lavoro viene premiato con il premio Nobel per la Medicina nel 1986. Nel 1969 si stabilisce definitivamente in Italia per assumere la direzione dell'Istituto di Biologia Cellulare del CNR a Roma, al quale tuttora dedica parte del suo tempo. Dal 1983 al 1998 ha diretto l'Istituto dell'Enciclopedia Italiana, inoltre è membro delle più prestigiose accademie scientifiche, come l´Accademia Nazionale dei Lincei, l´Accademia Pontificia, l´Accademia delle Scienze, the National Academy of Sciences negli USA e la Royal Society.E' presidente della Fondazione Rita Levi-Montalcini Onlus, che finanzia borse di studio a sostegno dell'istruzione di donne africane. Nel 2001 è stata nominata senatrice a vita dal Presidente della Repubblica.Nel 2002 ha fondato l'EBRI di cui è presidente è stata fino alla sua scomparsa, avvenuta il 30 dicembre 2012, all'età di 103 anni.
Citazioni famose di Rita Levi Montalcini :
Qualunque decisione tu abbia preso per il tuo futuro, sei autorizzato, e direi incoraggiato, a sottoporla ad un continuo esame, pronto a cambiarla, se non risponde più ai tuoi desideri
Le donne hanno sempre dovuto lottare doppiamente. Hanno sempre dovuto portare due pesi, quello privato e quello sociale. Le donne sono la colonna vertebrale delle società
Rifiutate di accedere a una carriera solo perché vi assicura una pensione. La migliore pensione è il possesso di un cervello in piena attivita che vi permetta di continuare a pensare 'usque ad finem', 'fino alla fine".
ESEMPI DI DISCRIMINAZIONE (relativi alla differenza tra retribuzioni medie mensili delle donne e uomini)

Nonostante il detto costituzionale e delle carte dei diritti, le donne hanno continuato (e continuano) ad essere oggetto di gravi discriminazioni, per cui il legislatore ordinario è dovuto intervenire più e più volte affinché questi principi trovassero effettivamente riscontro nei rapporti sociali, in particolare in ambito lavorativo e di partecipazione pubblica. Nonostante i notevoli interventi legislativi, oggi, la retribuzione netta mensile delle donne, a parità di mansioni, continua ad essere inferiore di circa il 20% rispetto a quella degli uomini (nel 2010, 1.096 € contro 1.377 € degli uomini). Oggi, tra le madri lavoratrici il 30% il lavoro per motivi familiari contro il 3% dei padri.
HILLARY CLINTON

Hillary Diane Rodham nasce a Chicago (Illinois) il 26 ottobre 1947. Cresce a Park Ridge, Illinois, in una famiglia metodista: il padre, Hugh Ellsworth Rodham, è figlio di immigrati inglesi e dirigente di un'industria tessile a Scranton (Pennsylvania), mentre la madre, Dorothy Emma Howell Rodham, era semplicemente casalinga. Hugh e Tony sono i suoi fratelli minori. Trascorre l'infanzia e l'adolescenza impegnata in diverse attività della chiesa e presso la scuola di Park Ridge. Pratica diversi sport ottenendo alcuni riconoscimenti per le sue attività in alcune organizzazioni femminili di scout. Frequenta la Maine East High School dove ricopre il ruolo di presidente di classe, membro del consiglio degli studenti e membro della National Honor Society. Consegue poi il diploma presso la Maine South High School, ricevendo durante il suo ultimo anno il primo premio in scienze sociali.
Citazioni famose di Hillary Clinton:
Le donne costituiscono la miglior riserva di talento esistente mai sfruttato.
La cosa peggiore che può capitare in una democrazia – e nella vita di una persona – è di diventare cinici e perdere la speranza nel futuro.
Una nazione che non riconosce i diritti umani delle minoranze e delle donne, non godrà mai di stabilità e prosperità
Lavoro di Maddalena, Rachele, Pietro, Osama, Lorelai, Samuele, Davide.

Donne che aiutano donne
In occasione di un servizio dedicato alla nostra scuola, abbiamo avuto l'occasione di conversare piacevolmente con il presidente dell'Inner Wheel Club di Padova (2 CARF) Roberta Ostellari e la segretaria dott.ssa Gemma Meneghini Mastandrea.
L’incontro, svolto in modalità on line, è stato particolarmente interessante, perché si è creato un dialogo molto dinamico e ricco di intese. Noi giovani studentesse di una classe seconda ci siamo sentite accolte e ascoltate. La nostra iniziale soggezione si è sciolta e ci siamo sentite libere di interagire con le nostre ospiti e di esprimerci.
Siamo felici di aver avuto l’opportunità di incontrare persone così disponibili e desiderose di trasmettere valori importanti, tanto da sentirci spronate a diffonderli a nostra volta.
Cos'è Inner Wheel?
Inner Wheel è un'organizzazione mondiale al femminile senza scopo di lucro che segue il modello di Rotary, fondata il 10 Gennaio 1924 da Margaret Golding.
Ci dicono: “Siamo 109.000 socie a livello internazionale che collaborano per incrementare la sensibilità e l’aiuto reciproco verso una qualità di vita migliore; vogliamo inoltre avvicinarci ai giovani promuovendo l’amicizia e incoraggiando la collaborazione e il benessere nella comunità, questi sono i nostri principi”. Come recita lo Statuto le finalità dell’Associazione sono: promuovere la vera amicizia, incoraggiare gli ideali di servizio individuale, favorire la comprensione internazionale.
Di che cosa si occupa Inner Wheel?
Le socie si incontrano regolarmente, collaborano e stringono nuove amicizie, organizzano attività culturali e service.
Ogni anno Inner Wheel si impegna a portare avanti tre temi principali, che vengono definiti dall’Assemblea delle socie. Quelli del 2021 sono la cultura, l’ambiente e la cucina. Si definiscono degli obiettivi, che vengono realizzati attraverso dei service. Si promuove la raccolta fondi necessaria per i service e , così facendo, si promuove il benessere morale e spirituale creando amicizie e cambiamenti qualitativamente diffusi.
A quali persone sono indirizzati i service? di che cosa si tratta?
L'attenzione è sempre rivolta verso situazioni di fragilità, con interventi e aiuti concreti.
Le socie si incontrano regolarmente, collaborano e stringono nuove amicizie, organizzano attività culturali e service.
Per esempio, quest’anno, dai ricavati del nostro libro “Ricette con pane”, abbiamo deciso di offrire l’opportunità all’istituto alberghiero “Pietro d’Abano” di migliorare le loro attrezzature di laboratorio. Abbiamo dedicato un libro di ricette proprio al pane per riportare alla luce i vecchi valori della semplicità ( le ricette “di una volta” con un elemento così basilare come il pane), perché troviamo che le semplici ricchezze, visti i tempi, siano essenziali per farci sentire vicini nonostante la lontananza e riscoprire valori autentici.
Noi dell'Istituto Pietro d’Abano siamo onorati di essere destinatari del service. Non solo perché miglioriamo la qualità della sala bar, ma anche è un gesto che ci arricchisce nella qualità della condivisione.
Cosa ne pensate delle disparità di genere in ambito lavorativo?
Pensando a situazioni di fragilità non si può ignorare quanto ancora oggi, specialmente in ambito lavorativo, pesi la differenza di genere. Noi ragazze e ragazzi della 2 C ci stiamo occupando proprio di questo tema vorremmo chiedere che cosa ne pensate.
La presidente Roberta Ostellari racconta: “Nel 1973 ho lavorato in un ambito prettamente maschile, questa sfida non è stata certo semplice. Le differenze si sentivano ogni giorno, una volta un mio collega mi disse “hai il cervello da maschio”, questa frase mi lasciò spiazzata, perchè voleva intendere che le donne hanno capacità intellettuali inferiori agli uomini. Noi non crediamo che bastino le quote rosa per abbattere le disparità di genere, bisognerebbe risalire alla radice dei problemi e trovare dei punti di forza per valorizzare ambedue le parti, facendo si che la differenza di genere non sia più motivo di scontro.
Un punto di inizio per abolire queste disparità parte proprio da noi donne in quanto dobbiamo cercare di non pensare di essere sempre le protagoniste, cercando così di collaborare senza “auto-discriminarci”.
Un’altra prospettiva su cui bisogna lavorare è quella dell’istruzione, poichè spesso non viene garantita a tutti, specialmente quando si tratta di dover fare una scelta su quale dei figli far proseguire gli studi a causa della difficoltà economica, e la maggior parte delle volte a rimetterci sono le donne.
Le bambine saranno le future madri, quindi perché non occuparsi di loro?
Quali progetti avete in mente per i giovani?
Desideriamo avvicinarci sempre di più ai giovani, in particolare alle ragazze, coinvolgendole nelle nostre iniziative. Infatti, una volta compiuti i diciotto anni è possibile iscriversi alla nostra organizzazione.
L’aspetto più importante per far parte del nostro team, è condividere i nostri ideali ed esprimere la propria volontà nel dedicarsi con impegno e costanza ai nostri progetti. Una vera dimensione di amicizia che come primo punto ha la realizzazione della persona.




I nostri pensieri
"L'attività di wsa mi rimarrà sempre a mente per gli strumenti e le possibilità che ci ha dato per crescere intellettualmente e ne farò tesoro ." Samuele
"Questa esperienza mi ha fatto avvicinare ai miei compagni instaurando un rapporto più unito creando un clima di collaborazione, inoltre ho imparato quanto sia importante non discriminare nessuno in nessun caso" Enrico
"Credo che le disuguaglianze e la discrimnazione parlareno argomenti da trattare in modo più approfondito soprattutto a, infatti sono molto contenta di aver preso parte a questo progetto. presterò più attenzione a questa tematica." Maddalena
"Ho riscontrato grande interesse da parte mia e dei miei compagni proposto da WSA, soprattutto per le argomentazioni e scambi di opinioni che ci sono stati riguardo alle discriminazioni delle donne nell'ambito lavorativo. Tutti i pensieri sono speranzosi nell'arrivare, un giorno , un'eguali opportunità" Camillo
"Sono stata colpita da questo progetto perché di queste tematiche forse non se ne sente parlare abbastanza da cambiare "fisicamente" le cose. Ho apprezzato lo spirito collaborativo che c'era fra tutti noi perché dalle varie opinioni trovo si possa crescere e ampliare i propri pensieri, crescendo assieme. Se in futuro avrò la possibilità, mi parteciperò ancora" Matilde
"World Social Agenda è un progetto davvero bello, perché ci permette di aprire la mente, affrontare le tematiche attuali e che ci sono sempre state, parlandone con tutti quanti ed è bello veder collaborare pure i ragazzi in questo progetto. per portarlo fino alla fine e al meglio" Rachele

SITOGRAFIA
http://www.medialaws.eu/mass-media-e-rappresentazione-dellimmagine-femminile/
https://www.raiplayradio.it/audio/2018/09/OBIETTIVO-RADIO1-MILLENNIALS-0002e3a3-b28c-4ebe-837d-5195cdc7b0a2.html
https://it.wikipedia.org/wiki/Malala_Yousafzai
https://mammanager.it/7-super-mamme-storiche-se-ce-lhanno-fatta-loro/
https://it.wikipedia.org/wiki/Rita_Levi-Montalcini
https://it.wikipedia.org/wiki/Hillary_Clinton
https://www.ilblogdellestelle.it/2019/04/donne-precarieta-e-salario-una-storia-di-discriminazione-di-genere.html
https://cgil.lecco.it/8-marzo-giornata-internazionale-della-donna-le-disuguaglianze-nel-mondo-del-lavoro/
https://www.hxo.it/discriminazione_di_genere/
https://quifinanza.it/finanza/donne-lavoro-e-discriminazione-limpatto-negativo-della-disuguaglianza-di-genere-sulla-crescita-globale/187739/
https://ilbolive.unipd.it/it/news/italia-loccupazione-femminile-ancora-troppo-bassa#:~:text=In%20Italia%2C%20negli%20ultimi%2020,le%20donne%20erano%20al %2044%25.
https://www.eni.com/it-IT/trasformazione/parita-genere-coronavirus-analisi-rete.html
http://www.museovillabassiabano.it/project/donne-in-musica-concerto-al-femminile/
https://www.google.com/url?sa=i&url=http%3A%2F%2Fturistapostmoderno.blogspot.com%2F2010%2F09%2Fil-ruolo-delle-donne-nel-turismo.html&psig=AOvVaw00tNYidEEhAhWAkLKD7
https://www.wallpapertip.com/wmimgs/15-157043_sfondo-colore-solido-pastello-verde.jpg
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